L’origine del profumo

L’origine del profumo

Ottobre 24, 2014 Off Di Redazione

Il profumo ha un origine antichissima, ci sono fonti risalenti perfino alla preistoria, quando l’uomo bruciava legni e resine particolari per ottenere degli odori gradevoli; l’arte profumiera, la cosmesi così come la profumo-terapia ruotano tutte attorno ad un’unica matrice di cui spesso si sa poco o nulla, né i migliori make up online shop trattano in maniera approfondita.

le fragranze, alla base del profumo

La parola profumo deriva dal latino “per fumis” che significa “attraverso il fumo”.
L’origine della parola la dobbiamo proprio agli egizi, che inizialmente anche loro bruciavano piante che davano odori particolari, però a scopi religiosi, per onore agli dei e perché dicevano che attraverso questi profumi che salivano al cielo venivano esaudite le loro preghiere. Usavano questi unguenti profumati anche per l’imbalsamazione dei morti e successivamente, come strumento di seduzione.

I greci e i romani invece consideravano le fragranze come creazioni degli dei, le usavano come base per unguenti terapeutici per gli atleti, e i secondi iniziarono a conservarli in ampolle di vetro e ad usarli anche per profumare i capelli, i vestiti, letti, i templi e i cavalli.

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Nel medioevo ci fu un periodo di decadenza anche per il profumo, il Cristianesimo lo usava solo per compiere riti religiosi, ma dopo le Crociate tornarono ad utilizzarli, solo che per la scarsa igiene di quel tempo, si limitavano a profumarsi con l’Acqua di Colonia, che sebbene differisse dalle moderne eau de toilette che acquistiamo all’ingrosso profumeria, era il primo profumo ad essere stato fatto con una soluzione alcolica e non più oleosa.

I primi studi della chimica, i nobili e i sovrani rinascimentali e l’arrivo di materie prime favorirono un nuovo sviluppo della profumeria in epoca Rinascimentale. La Spagna diventò monopolio di ingredienti ricercati e costosi mentre Firenze e Venezia, i maggiori produttori di profumi.

Nel 1663 Caterina de’ Medici portò in Francia l’arte della profumeria, facendo si che si convertisse presto nel mercato di riferimento.
Si diffuse nelle corti di Luigi XVI e Napoleone, a Versailles si fissarono nuovi canoni di bellezza femminile e si iniziarono ad usare le fragranze delicate.
Negli stessi anni, a Grasse (sud Francia), si produssero guanti profumati (ecco l’origine dell’attuale uso di spruzzarlo sui polsi).
Subì un periodo di crisi con la Rivoluzione Francese, ma si riprese nel 19esimo secolo con la liberalizzazione del commercio, ed iniziarono a nascere le prime grandi aziende.

l’evoluzione del profumo nell’era industriale

A inizi ‘900, durante la Belle Époque, si iniziarono a studiare confezioni, ampolle e nomi personalizzati per ogni tipo di profumo; vennero introdotti anche prodotti di sintesi come fissatori e aldeidi.

Fra la prima e la seconda guerra mondiale si iniziarono a vedere i nomi degli atelier di alta moda sui profumi (sistema che favorì lo sviluppo dei moderni make up online shop), e chi li indossava sfoggiava ancor di più l’eleganza e il lusso femminile.

Nel dopoguerra il profumo si democratizza e diventa meno complesso anche nella preparazione, così che diventa accessibile a tutti. Nel 1945 si diffondono anche le prime Eau de Toilette per uomini.

Da allora il profumo viene usato per comunicare ed esprimere cura del corpo, seduzione, vivacità, nobiltà, stile di vita o meglio dire, per definire la nostra personalità, il nostro carattere.