Metodi di estrazione del profumo:Distillazione a vapore acqueo e nuovi procedimenti

Metodi di estrazione del profumo:Distillazione a vapore acqueo e nuovi procedimenti

Settembre 25, 2014 Off Di Redazione

Il profumo è spesso il tratto caratteristico di una persona, ne rivela gusto, personalità, è in grado di sedurre, rendere indimenticabili o di dare un’aria sofisticata, giovane, leggiadra in base alla scelta delle essenze.

In commercio troviamo un’infinità di prodotti: profumi da uomo, da donna, agrumati, ambrati,  e delle più disparate case produttrici con fasce di prezzo crescenti a seconda della pregiatezza dell’essenza profumata impiegata, sbocciano così i profumi Bottega Veneta, Thierry Mugler fino ai profumi associati alle grandi case di moda come Calvin Klein eYSL.

Ma come nasce un profumo?

Il procedimento classico attraverso il quale si estraggono essenze da fiori, resine, grappoli è la distillazione a vapore acqueo. Si tratta di un procedimento, simile a quello utilizzato anche per la grappa, completamente naturale che prevede la collocazione del prodotto da cui vogliamo estrarre l’essenza, ad esempio fiori, in una caldaia, tecnicamente chiamata alambicco, si aggiunge poi acqua in quantità cinque volte superiore rispetto al peso dei fiori e si porta ad ebollizione. Il vapore acqueo che si forma intrappola gli olii essenziali e le essenze che si sprigionano dai fiori. Il vapore acqueo viene quindi convogliato verso un refrigeratore, qui si condensa e ritorna allo stato liquido. Gli olii essenziali avendo peso e densità diversi rispetto all’acqua si separano da essa e quindi si potranno avere due prodotti: olii essenziali (più pregiati) e acqua odorosa.

Dopo la distillazione a vapore acqueo, il prodotto può essere ulteriormente raffinato attraverso la distillazione molecolare. Questa tecnica prevede la creazione di un sottovuoto e l’uso di vapore a basse temperature. Permette di preservare le caratteristiche olfattive della pianta da cui vengono estratti gli aromi dei più famosi profumi da donna, così come erano nell’habitat naturale. Ulteriori esperimenti hanno portato ad usare questo metodo con fiori e resine prelevati da piante a coltivazione biologica raggiungendo dei risultati, in termini di purezza dell’essenza, elevati.

Resta, infine, il frazionamento. Trattasi di una procedura che partendo dagli olii essenziali, riesce ad estrapolare ciò che di quella essenza si vuole preservare andando ad isolare le varie frazioni degli olii in modo da eliminare quelle sgradevoli. Le materie prime che si ottengono sono in questo modo di elevata qualità e finezza. Questo processo prevede diversi procedimenti, ad esempio, la deterpenazione, ovvero eliminazione dei terpeni e la rettificazione che consiste nella separazione delle resine, il risultato di questa operazione è non solo una maggiore gradevolezza dell’essenza, ma anche una migliore conservabilità e stabilità della stessa.