Pedaggi autostradali, Toninelli: ‘I rincari derivano da contratti siglati dai precedenti governi solo vantaggi dei gestori

Pedaggi autostradali, Toninelli: ‘I rincari derivano da contratti siglati dai precedenti governi solo vantaggi dei gestori

Gennaio 7, 2019 Off Di Redazione

Il blocco dello scatto dei pedaggi autostradali ha interessato circa il 90 per cento della rete italiana.

Il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli ha precisato che nei casi in cui gli aumenti ci sono stati il governo non è potuto intervenire perché le convenzioni erano già state siglate dagli esecutivi precedenti:

“Mi arrivano svariate segnalazioni preoccupate dal Nord Italia sugli aumenti di alcuni pedaggi autostradali scattati il primo gennaio scorso, in particolare da regioni come Piemonte e Veneto. Si tratta di rincari che derivano da contratti, da convenzioni siglate dai precedenti governi a tutto vantaggio dei gestori, come abbiamo da tempo denunciato,” ha scritto su Facebook il ministro.

“Quest’anno,” ha sottolineato “a differenza di quanto accadeva in passato, siamo riusciti a neutralizzare gli aumenti di Capodanno sul 90% della rete: un fatto, credo, senza precedenti”.

“Sul restante 10% stiamo adesso lavorando per contenere al massimo, e da subito, l’impatto dei rincari 2019. L’impegno assunto oggi in tal senso da Anas, per quanto riguarda le tratte gestite da società di cui l’ente è azionista, vedi Sitaf e Cav, è il segno concreto di uno Stato finalmente dalla parte dei cittadini che viaggiano,” ha concluso.

Toninelli lo scorso 31 dicembre aveva annunciato su Facebook:

“Ho un’importante notizia con cui augurarvi buon anno nuovo. Grazie al duro lavoro fatto al Mit in questi ultimi giorni, e nonostante tantissimi ostacoli, ho firmato i decreti grazie ai quali, nel 2019, non scatterà nemmeno un centesimo di aumenti dei pedaggi sul 90% delle autostrade italiane”.

“Nella maggior parte dei casi l’assenza di rincari è il risultato di una fruttuosa interlocuzione con i concessionari autostradali. E laddove l’accordo non si è raggiunto, come nel caso di Strada dei Parchi, che gestisce le arcinote A24-A25, abbiamo agito emanando comunque l’apposito decreto di sterilizzazione degli esorbitanti rincari per gli utenti,” aveva spiegato.

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