La filosofia del sushi. Le cose che (forse) non sapevi.
Novembre 3, 2016Diversamente da quanto si pensi, il sushi è stato introdotto in Giappone nell’ottavo secolo dal sud est asiatico e in particolare dalla Cina. Secondo la teoria di Ole Mouritsen, biofisico danese della Syddansk Universitet, in origine era semplicemente un modo per conservare il pesce in mancanza dei frigoriferi. Metterlo tra strati di riso cotto e acidulato in aceto di riso migliorava le condizioni di vita dei batteri e di conseguenza la fermentazione del pesce, che poteva così essere conservato più a lungo. Via via il processo di fermentazione del pesce è stato abbreviato ed è nata l’abitudine a mangiarlo crudo. Così nasce il sushi come noi oggi lo intendiamo.
Il Sushi per la prima volta in occidente
Secondo diversi storici, il sushi è arrivato in occidente solo nel 1953, quando il principe nipponico Akihito lo offrì ad alcuni ufficiali americani durante un ricevimento all’ambasciata giapponese a Washington. Da qui poi iniziò ad essere esportato in occidente come simbolo della cucina giapponese ed esempio di un mangiar sano e salutare.
Il wasabi
La pasta piccante di colore verde, servita insieme al sushi, per chi ama i gusti forti, si tratta spesso di semplice rafano colorato di verde. Il vero wasabi, invece, si ottiene dalla radice della Wasabia japonica (ravanello giapponese), una pianta che cresce nelle zone semi-paludose, molto rara fuori del Giappone, e soprattutto parecchio costosa.
Sashimi? Nigiri? Maki? Che confusione…
Il sashimi è semplicemente pesce crudo, senza il riso. Tonno, salmone, orata per lo più, anche se in Giappone si usano una varietà incredibile di pesci. Le classiche polpettine di riso con il pesce, invece, si chiamano nigiri. Infine, arrotolando il pesce e il riso con una stuoietta di bambù si ottengono i maki.
Il Galateo
Il sushi si può mangiare con le mani (vale per il nigiri, non per il sashimi di solo pesce crudo) e in un sol boccone. Una volta usate, le bacchette vanno riposte sul loro supporto e mai lasciate nel piatto. Intingere il sushi nella salsa di soia, senza farlo sfaldare è un’arte: il segreto è immergerlo poco alla volta e dalla parte del pesce, in modo da non ungere assolutamente il riso.
Perchè il sushi ci viene servito con lo zenzero?
Lo zenzero, servito a parte solitamente in fettine sottili di colore bianco o rosato, si mangia per pulire il palato tra due tipi differenti di sushi, dato il suo sapore forte e pungente che rigenera le papille gustative.