Rubinetterie: per doccia, per vasca o tutte e due?

Rubinetterie per la vasca, per la doccia, e soluzioni integrate: quali modelli scegliere, e sulla base di quali criteri è opportuno effettuare la scelta?

Le rubinetterie e la loro integrazione stilistica nella stanza da bagno

Con una varietà di mobili bagno, e quindi di modelli di lavabi e sanitari, sempre più ampia a disposizione, anche per quanto riguarda le rubinetterie si sono ampliate a dismisura le possibilità di scelta e, naturalmente, l’ottimale è far convergere tutte le componenti dell’arredamento della stanza da bagno : dai sanitari ai mobili, dalla vasca agli accessori e all’illuminazione, in un progetto univoco di interior design.

Un progetto in cui le rubinetterie rischiano magari di passare in secondo piano, quando invece rappresentano un aspetto importante della riuscita finale del progetto stesso.

Sì, perché al di là delle scelte più legate ai gusti personali, alla scelta dei materiali preferiti, o al budget, le rubinetterie devono integrarsi anche dal punto di vista del progetto idraulico che sottende la stanza da bagno che si va ad arredare.

La prima domanda da porsi è quindi legata alla presenza o meno della vasca da bagno, e se questa presenza sia alternativa a quella di un vano doccia, oppure vada ad affiancare il vano (o la cabina) doccia stessi.

Se vasca da bagno e doccia sono compresenti, sarà opportuno indirizzare la scelta verso una serie di rubinetterie che presenti modelli sia doccia sia vasca, così da ottenere un’unità stilista ben definita.

Se è presente solo la vasca da bagno, da valutare è il montaggio di un modello di rubinetteria con dotazione doccia, comprendente flessibile doccia, supporto doccia e doccia.

Se invece è presente solo la doccia, da valutare allora le soluzioni più “evolute” di rubinetteria solo doccia, quelle con deviatore, modelli  adatti alle soluzioni doccia che prevedono sia un soffione alto sia una doccia con flessibile.