Il mercato Forex e il “caos”

Il mercato Forex e il “caos”

Gennaio 14, 2015 Off Di Massimiliano Roveri

Il mercato Forex ha regole complesse che meritano attente analisi.

Il mercato Forex sottintende moltissime variabili e non è casuale che lo si sia approcciato dal punto di vista teorico anche con “armi” prese in prestito da altre discipline, sia filosofiche sia scientifiche.

Senza ombra di dubbio le peculiarità e complessità del mercato Forex lo rendono un territorio adatto alla esplorazione tramite la teoria del caos.

Ma che cosa è la teoria del caos, e in che modo il mercato Forex  è (scientificamente parlando) “caos”?

Partiamo dalla definizione di teoria del Caos, così come la si legge su Wikipedia:

La teoria del caos è lo studio attraverso modelli della fisica matematica dei sistemi fisici che esibiscono una sensibilità esponenziale rispetto alle condizioni iniziali.

Una frase decisamente in “scientifichese” che potremmo più o meno tradurre così: la teoria del Caos affronta, con gli strumenti della fisica e della matematica, sistemi estremamente complessi, mettendo a nudo le causalità all’interno dei sistemi stessi, causalità che, a causa della estrema complessità del sistema osservato, farebbe a prima vista pensare alla mancanza di causalità, al suo opposto: la casualità.

Il principio più noto della teoria del Caos è il celeberrimo effetto farfalla:

Il minimo battito d’ali di una farfalla è in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo.

Non stiamo facendo altro che parlare di sistemi matematici ad alta complessità in cui piccole variazioni possono determinare un vero e proprio effetto valanga: non sono caratteristiche ritrovabili anche nel mercato Forex!?

È quello che ha pensato Bill Williams, trader che ha scritto libri sull’argomento.

Per Williams le operazioni finanziare sono frattali, multidimensionali, così come lo è il “momentum” del mercato, determinato dalla serie di accelerazioni e decelerazioni (frattali) del mercato stesso; la quarta dimensione del mercato è la “zona”, che si determina quando il momentum si accorda alla tendenza di accelerazione o decelerazione del mercato stesso; la linea di bilanciamento è l’ultima dimensione del mercato così come lo analizza Williams e rappresenta il mercato stesso come sarebbe se non ci fosse “caos” a modificarlo, dove per caso si intendono tutte le variazioni (le farfalle di cui sopra, se vogliamo…) che colpiscono, modificandolo in continuazione, il mercato stesso.