Metodi di estrazione del profumo: Estrazione con solventi volatili
Dicembre 20, 2014L’arte del miscelare le varie essenze per la creazione dei prodotti destinati alle profumerie online non è assolutamente un’attività facile; essa richiede il rispetto di alcune “regole e metodologie” piuttosto complesse che, con l’evoluzione dell’artigianato, sta assumendo dimensioni sempre più tecnologiche e avanzate.
la vera essenza del profumo
Ciò che si ottiene è un cocktail di aromi perfettamente dosato da un artista che, tramite la sua immaginazione creativa, produce un prodotto raffinatissimo utilizzando strumenti tecnici sempre più innovativi e sofisticati e trattando sia i componenti più volatili che quelli meno volatili che contribuiscono all’ottenimendo della fragranza tipica, in modo da conferire ai profumi reminiscenze di fiori appena sbocciati.
La sua composizione è paragonabile a quella di un pittore il quale, prima di dare inizio all’estrazione con solventi, realizza una visione mentale di ciò che dovra essere il suo capolavoro; egli, solitamente chiamato “naso”, percepisce in anticipo la fragranza da miscelare, non ancora realizzata. Le materie prime da utilizzare vengono tratte dalla natura, la fonte più redditizia e generosa di sostanze odorose; sono molteplici le tecniche di estrazione applicate, come l’enfleurage (il metodo più antico), l’infusione, la spremitura, la distillazione a vapore acqueo, la distillazione molecolare, il frazionamento e quelle più innovative come l’estrazione tramite CO2 e l’estrazione con solventi, utilizzata sia per le materie prime fresche che essiccate.
L’estrazione con solventi è un metodo scoperto da Louise Roure, presentato per la prima volta nel 1873 “all’Esposizione Internazionale di Vienna”; esso consiste nell’eseguire, in appositi recipienti, alcuni lavaggi frequenti della materia prima naturale utilizzando un solvente volatile come l’esano, di facile solubilità e perfettamente eliminabile per evaporazione il quale forniva sostanzialmente le essenze necessarie alla creazione dei profumi da donna.
Tale operazione avviene con il rispetto di tempi prestabiliti per conseguire “il principio olfattivo, le cere e i pigmenti”; al termine di ripetuti passaggi nel vaso di decantazione, si otterrà “un concentrato profumato e colorato” (la concreta) da una parte, mentre dall’altra, il solvente da riutilizzare.
creazione profumi: oli essenziali e resinoidi
Quando la materia prima viene trattata con balsami, gomme o resine, si otterrà “un resinoide”, utilizzabile dai profumieri; le concrete, invece, verranno trattate con l’alcool per eliminare totalmente la cera e dare maggiore purezza al prodotto finito. Il materiale denso viene poi filtrato, refrigerato e nuovamente filtrato dando origine così all’alcolato, un prodotto privo di residui cerosi non solubili ed infine distillato per mezzo di un procedimento ottenuto tramite concentrazione sottovuoto per l’eliminazione totalmente dell’alcool, ricavando un prodotto totalmente puro, “l’assoluto”.