XVII secolo: l’egemonia olandese e la nascita della serigrafia
Luglio 21, 2014Meccanismo rotativo olandese
Una tra le novità tipografiche più rilevanti del XVII secolo arriva dall’Olanda e riguarda il miglioramento dell’impasto della carta (tant’è che esso fu denominato in seguito impasto olandese) che oggi ci ha permesso la stampa biglietti da visita in serigrafia!
Gli stampatori tulipani misero a punto, infatti, un meccanismo rotativo elementare in grado di realizzare una carta di qualità superiore rispetto a quella prodotta in passato.
Questa importante innovazione consentì all’Olanda di diventare, inoltre, uno snodo cruciale anche per altri Paesi produttori di carta.
La nascita della serigrafia olandese
Da quel momento in poi, infatti, giunsero presso i suoi principali porti delle speciali carte realizzate in Giappone e in India, che venivano ricavate dalla cellulosa di bambù e di gelso. Fu così che in pochi anni i tipografi olandesi si imposero in Europa, sottraendo alle stamperie inglesi ed italiane il primato e divenendo il punto di riferimento nella stampa libri.
Tra gli altri citiamo Christophe Plantin (St. Avertin, Tours, 1520 circa – Anversa 1589) e Lodewijk Elzevier (Leuven, 1540 circa — Leiden, 4 febbraio 1617). Plantin si specializzò nella stampa di opere a carattere erudito e scientifico e si distinse per l’utilizzo di decorazioni barocche per le illustrazioni; Elzevier, invece, che fu libraio, tipografo ed editore pose le basi per quella che sarebbe diventata una delle più importanti industrie tipografiche di tutti i tempi e che portava il suo nome.
Non va dimenticato, d’altra parte, che il famoso ed elegante carattere di stampa elzeviro (da Elzevier), creato dall’incisore olandese Christoffel Van Dyck per l’omonima stamperia, sarà utilizzato per redigere la terza pagina dei principali giornali, ovvero quella dedicata ad argomenti di carattere culturale. Quest’ultima si identificò a tal punto con il carattere elzeviro che, col tempo, ne assunse il medesimo nome.
La tecnica serigrafica giapponese
Spetta al nipponico Some Ya Yu Tzen il merito di aver inventato il processo permeografico, ovvero la tecnica meglio nota come serigrafia, e di conseguenza la nascita della serigrafia stessa. Va detto che questo processo di stampa in Giappone veniva utilizzato per effettuare le decorazioni sui tessuti e sulla carta.
La tecnica serigrafica, tuttavia, sarà conosciuta nel mondo occidentale solo intorno alla metà del XIX secolo per il tramite degli inglesi. Il metodo serigrafico, in luogo della classica matrice di metallo, utilizza un tessuto (ovvero la seta), che funge da filtro per l’inchiostro.